06-43253593

info@guinesstravel.it

Gran Tour

GRAN TOUR CAMPANIA & I 5 SENSI

NAPOLI – CASERTA – SAN LEUCIO – POMPEI – PAESTUM – VELIA – PERTOSA – PADULA TEGGIANO – L’IRPINIA – NUSCO – ZUNGOLI – ARIANO IRPINO – IL SANNIO - BENEVENTO

Date di Viaggio

    Nessuna data disponibile
Partenza garantita

Plus Guiness

  • 7 pranzi tipici in ristorante 
  • visita con degustazione stabilimento Strega Alberti
  • degustazioni varie di vini e prodotti tipici 
  • bevande incluse ai pasti
  • tasse di soggiorno incluse 
  • viaggiare in modo esclusivo con massimo 25 persone 

Descrizione

Zungoli, il borgo delle grotte, è il borgo della Campania più suggestivo dal punto di vista naturalistico perché è proprio qui che ci si può immergere del tutto nella bellezza della natura irpina. È anche definito il borgo delle grotte perché si ha la possibilità di scendere in una delle cavità dove viene prodotto il famosissimo caciocavallo podolico. Una delizia da non mancare. Al confine tra Irpinia e Puglia, adagiata su un colle che si affaccia sulla Valle dell’Ufita, sorge la graziosa cittadina di Zungoli. Nell’area sono stati ritrovati diversi reperti di origine romana vista la vicinanza della Via Traiana che collegava Benevento con Brindisi. Le origini della città sarebbero legate tuttavia alla dominazione normanna, quando intorno all’anno 1000 fu fatto erigere il castello. Il borgo fu devastato dal terremoto del 1456 per poi essere ricostruito seguendo il gusto tardo-quattrocentesco. Nel seicento fu governatore di Zungoli lo scrittore e letterato Giambattista Basile, autore de “Lo cunto de li cunti”, nonché l’inventore della fiaba moderna. Il Convento di San Francesco custodisce inoltre il meraviglioso dipinto San Francesco in estasi, attribuito a Tiziano. Fin dall’antichità la vita del villaggio è stata legata all’agricoltura e alla pastorizia: il territorio è famoso per la produzione di carni e formaggi pregiati, come il caciocavallo podolico, fatto stagionare nelle grotte tufacee che si trovano ai piedi del promontorio sul quale si erge la città. Per il grande patrimonio culturale e storico custodito tra le ripide e irregolari strade del borgo, Zungoli è stata premiata con la bandiera arancione del Touring Club Italiano oltre a far parte del circuito dei borghi più belli d’Italia.

Ariano Irpino, Castello Normanno, dove si è fatta la storia del Sud Italia
Il Castello Normanno di Ariano Irpino sorge in una posizione strategica facilmente difendibile, grazie alle barriere naturali, agli scoscendimenti e ai dirupi che lo circondano. Le sue antiche origini sono attestate da un documento risalente all'892 e custodito nella Badia di Cava de' Tirreni. Il castello fu al centro di diversi assedi e battaglie che evidenziarono la sua inespugnabilità dovuta, oltre che alle condizioni geografiche del luogo, anche alla rete di vie sotterranee che si estendeva al di là delle mura. Nel 1139 Ruggero II, non riuscendo ad espugnare il maniero, devastò tutte le terre circostanti, anche se poi, nel 1140, entrò da vincitore nella città. Proprietà di illustri famiglie tra cui gli Sforza, i Gonzaga e i Carafa, il castello subì importanti rifacimenti nel corso del XVI secolo, per poi essere abbandonato già nella prima metà del XVII secolo. Dell'originaria costruzione a pianta trapezoidale sono visibili, oggi, quattro grandi torri angolari, costruite con blocchetti squadrati di tufo, collegate tra loro attraverso corridoi ricavati nello spessore dei bastioni e dotate ancora delle cortine murarie. Nel 1992, gli scavi archeologici effettuati all'interno dell'area delimitata dal circuito difensivo, hanno portato alla luce la cosiddetta Torre Grande, di forma quadrangolare, cui si accedeva tramite un ponte levatoio. Il castello è oggi circondato dal verde dell'antica villa comunale, dalla quale si gode di un suggestivo panorama. La città, che probabilmente deve il suo nome al termine latino tardo medioevale ayrale, "luogo incolto, disabitato", sorge su tre colli che dividono la Valle del Miscano da quella dell'Ufita. Fu abitata sin dalla preistoria, come testimoniano i reperti custoditi nel Museo Archeologico di Palazzo Anzani, mentre alle epoche successive risalgono i resti della città di Aequum Tuticum. Durante il Medioevo Ariano ha ospitato uomini potenti e importanti eventi storici, come l'Assise voluta da Ruggiero II, con cui il dux Apuliae et Siciliae consacrò la nascita del futuro Regno delle Due Sicilie. Il ricco passato di Ariano Irpino è raccontato anche negli altri musei disseminati nella città: il Museo Civico e della Ceramica, dedicato alla tradizione artigiana locale, e il Museo degli Argenti, custode dei tesori della cattedrale. Quest'ultima risale all'XI secolo e deve il suo aspetto odierno alla ristrutturazione effettuata dal vescovo Tipaldi nel 1732. L'edificio conserva preziose reliquie ed opere d'arte, tra cui le Sacre Spine donate alla città da Carlo I d'Angiò. Numerosi sono i palazzi signorili che arricchiscono il centro storico; ricco è anche il territorio circostante grazie alla presenza di ampie aree coltivate soprattutto ad olivi.

Nusco, il borgo “balcone dell’Irpinia”, si trova in provincia di Avellino, così denominato per le bellissime vedute che ci sono dagli spalti del castello e dai vicoletti caratteristici. Di grande valore ed importanza storica la Cattedrale di Sant’Amato che è il patrono di Nusco. Maestosa è anche la Chiesa di San Giuseppe in stile barocco. Nusco sorge su un Monte a circa 910 metri di altitudine tra le valli del Calore e dell'Ofanto. Il primitivo borgo si sviluppò in epoca longobarda ed è menzionato per la prima volta in un documento del 1093. Durante il corso dei secoli, tra le sue mura trovarono rifugio Guglielmo, ultimo duca di Puglia, e il re Manfredi, fu feudo dei De Aquino, Giamvilla, De Aczia, Caracciolo, per essere infine acquistato dalla famiglia Imperiale dal 1676 fino al 1806.La fortezza di epoca longobarda venne purtroppo definitivamente abbandonata nella prima metà del XV secolo e sventrata in ogni parte per l'utilizzo dei materiali in nuove costruzioni edilizie. Attualmente si conservano solo i ruderi di alcune cortine murarie.

L’unico posto al mondo dove il Socialismo, nonostante la presenza di un monarca, ha avuto la possibilità di realizzarsi in modo concreto. Nel 1789 il re Ferdinando IV decide di allontanarsi dalla corte. Stabilisce di recarsi presso un tranquillo paesino sito alle spalle della Reggia di Caserta dove si trova la chiesetta di S. Leucio, per l’appunto.

In un primo momento aveva semplicemente formato un piccolo casino di caccia e aveva portato con se alcuni coloni. Questi, con le loro famiglie crebbero e formarono una vera e propria comunità. Il re, affascinato dagli ideali anarco - comunisti che in quel periodo circolavano copiosi, decise di fondare una colonia modello. Le diede una certa autonomia economica, creando una seteria e una fabbrica di tessuti. La regolò con un codice scritto di suo pugno, pieno di straordinarie intuizioni liberali. Volle darle una struttura urbanistica organica e simmetrica. Essendo una sua creatura le diede il nome di Ferdinandopoli. L’impresa, intorno alla quale circolava l’intera struttura urbanistica, non aveva scopo di lucro, ma doveva garantire la sopravvivenza di color che ne facevano parte. Un’industria di Stato, ma al sevizio della collettività. Qualcosa che anticipava e realizzava il sogno comunista. I pilastri della Costituzione di San Leucio-Ferdinandopoli erano tre: l’educazione veniva considerata l’origine della pubblica tranquillità; la buona fede era la prima delle virtù sociali; e il merito la sola distinzione tra gli individui. Era vietato il lusso. Gli abitanti dovevano ispirarsi all’assoluta eguaglianza, senza distinzioni di condizioni e di grado, e vestirsi tutti allo stesso modo. La scuola era obbligatoria, a partire dai sei anni di età: i ragazzi erano poi messi ad apprendere un mestiere secondo le loro attitudini e i loro desideri.

Ecco un estratto dello Statuto:
“La legge che io vi impongo è quella di una perfetta uguaglianza …. (alle coppie di novelli sposi) si concederà una delle nuove case che sono state costruite con tutto ciò che è necessario pe’ comodi della vita, e i due mestieri, co’ quali lucrar si possano il cotidiano mantenimento”

Obbligatoria anche la vaccinazione contro il vaiolo. I giovani potevano sposarsi per libera scelta, senza dover chiedere il permesso ai genitori. Le mogli non erano tenute a portare la dote: a tutto provvedeva lo Stato, che s’impegnava a fornire la casa arredata e quello che poteva servire agli sposi. Insomma qualcosa che, per quegli anni, era addirittura rivoluzionario. Altre assolute novità e avanguardie storiche: venivano aboliti i testamenti: i figli ereditavano dai genitori, i genitori dai figli, quindi i collaterali di primo grado e basta. Alle vedove andava l’usufrutto. Se non c’erano eredi, andava tutto al Monte degli Orfani. Nella successione maschi e femmine avevano pari diritti. I funerali si celebravano senza distinzioni di classe ed erano sbrigativi . Ferdinando abolì anche il lutto, che trovava sinistro: al massimo una fascia nera al braccio. I capifamiglia eleggevano gli anziani, i magistrati (che restavano in carica un anno), e i giudici civili. Ogni manifatturiere, ovvero ogni dipendente delle manifatture della seta, era tenuto a versare una parte dei guadagni alla Cassa della Carità, istituita per gli invalidi, i vecchi e i malati. Il governo era affidato a cinque Seniori del popolo, eletti ogni anno, nel giorno di S. Leucio, fra gli anziani . I loro compiti erano molteplici: decidere delle controversie , vigilare sui prezzi e le qualità, sull’organizzazione della Comunità, sul lavoro, sulle proprietà e le abitazioni, sull’igiene e la salute, ecc. A carico della Comunità erano i medici, i medicamenti, le biancherie e tutto ciò che era indispensabile per il mantenimento di ogni singolo individuo.
Questo poiché uno dei principi cardine dello Statuto recitava così: “dalla salute di tutti dipende la salvezza di ognuno”.

Coloro che per un’invalidità non potevano lavorare, fino alla guarigione, erano mantenuti dalla Comunità. I fondi della Cassa erano dati da tasse mensili che ogni manifatturiere versava in proporzione del suo guadagno giornaliero . Un altro ente previdenziale era la Cassa del Monte degli Orfani che provvedeva a mantenere e ad educare gli orfani fino alla maggiore età. Tramite l’uso di cellule autonome all’interno della fabbrica, si anticipò quel che fu uno dei principali obiettivi dell’attività comunista e in particolar modo gramsciana, ossia il lavoro autogestito. Spesso il comunismo è stato relegato a mera utopia, con il pretesto capitalista che crede sia impossibile che una società del genere possa sopravvivere. Pensate invece, che San Leucio riuscì a sopravvivere perfettamente, e crollò solo dinnanzi alle Invasioni Barbariche. La parola fine però fu posta nel 1861, a seguito della invasione sabauda, il Regno fu annesso al Piemonte: il setificio fu dato ai privati, e lo statuto divenne carta straccia.

Programma

1°GIORNO: ROMA - NAPOLI km.250
partenza dalla propria sede - pranzo libero - nel pomeriggio visita con guida di Napoli, tour a piedi del centro storico Patrimonio Unesco (partendo da Piazza del Gesù Nuovo, tour circolare che attraverso il ventre storico dei due decumani centrali, ci porterà nelle sue principali piazze e stradine - il centro antico di Napoli è da sempre considerato un piccolo museo a cielo aperto con molti dei suoi angoli più antichi e suggestivi si offrono ai nostri occhi con semplicità - visite interne della Cappella San Severo, del Duomo e Cripta di San Gennaro, del Complesso Monumentale di Santa Chiara ) - in serata sistemazione in hotel - cena in hotel - dopocena passeggiata con accompagnatore - pernottamento. 

2°GIORNO: NAPOLI “la città del sole”
prima colazione in hotel - intera giornata dedicata alla visita con guida di Napoli (tour panoramico lungo le arterie principali della città, Piazza Municipio con il Maschio Angioino, Teatro San Carlo e di fronte la Galleria Umberto I, Piazza del Plebiscito con il Palazzo Reale e la monumentale Basilica di S. Francesco di Paola, il quartiere di Santa Lucia -antico borgo di pescatori-, Via Caracciolo, il quartiere collinare di Posillipo con splendida vista su tutto il Golfo, visite interne del Museo Archeologico Nazionale, e della Reggia di Capodimonte ) - pranzo in pizzeria tipica - in serata rientro in hotel - cena in hotel o ristorante tipico - dopocena Napoli by night, tour panoramico con bus privato ed accompagnatore - pernottamento.

3°GIORNO: CASERTA “il palazzo reale più grande al mondo” - CASERTA VECCHIA - SAN LEUCIO km.100
prima colazione in hotel - escusione giornaliera con guida - visita dei siti Patrimonio Unesco di Caserta (splendida reggia Vanvitelliana, il palazzo reale più grande al mondo) e del Real Borgo di San Leucio (Complesso monumentale del Belvedere di San Leucio che ha rappresentato il sogno utopico Re Ferdinando IV di Borbone, per dar vita alla sua Ferdinandopoli, un borgo ideale dove dare esecuzione a un modello di giustizia e di equità sociale nuovo per le nazioni del XVIII secolo ispirato a una forma di socialismo illuminato) - visita del borgo di Caserta Vecchia (Piazza Vescovado è il centro di questo bel borgo medievale, il raccordo delle stradine e il punto di incontro dei pochi abitanti e dei turisti per una sosta e un buon caffè, qui, tra pergolati, vecchie insegne e piccoli bar, si trovano gli edifici più importanti di Caserta Vecchia: il Duomo, il Palazzo Vescovile, l’ex seminario) - pranzo tipico in ristorante - in serata rientro in hotel a Napoli - cena in hotel - serata libera - accompagnatore a disposizione - pernottamento.

4°GIORNO: POMPEI ”il sito archeologico più visitato al mondo”- PAESTUM ”i tre magnifici templi dorici”-VELIA “l’antica Elea della Magna Grecia”- PAESTUM km.100
prima colazione in hotel - visita con guida di Pompei (il sito archeologico più visitato al mondo, Patrimonio Unesco ), Paestum (sede di tre magnifici templi dorici, che si pensa essere dedicati alla città omonima Poseidone, Hera e Cerere - I templi di Nettuno e di Hera si trovano uno accanto all'altro nella parte meridionale del sito, mentre il più piccolo, il tempio di Cerere è all'estremità settentrionale), Elea-Velia Patrimonio Unesco (l’antica Elea dal nome della sorgente locale Hyele, fu un’importante città della Magna Grecia fondata intorno al 540 a.C. da esuli di Focea sulla sommità di un promontorio - nel V sec. a. C. la città era nota per i floridi commerci e soprattutto, per la scuola filosofica eleatica fondata da Parmenide e Zenone - in età Romana, divenuta municipio con il nome di Velia conobbe un periodo di grande sviluppo fino a quando il progressivo insabbiamento dei due porti costruiti dai Focei e le catastrofiche alluvioni decretarono la fine della sua potenza economica) - pranzo tipico in ristorante - visita di un caseificio dove si produce la famosa bufala - in serata sistemazione in hotel a Paestum - cena in hotel - dopocena passeggiata con accompagnatore - notte in hotel.

5°GIORNO: PERTOSA “le Grotte” - PADULA “la Certosa di San Lorenzo” - TEGGIANO “un borgo strabiliante”km.220
prima colazione in hotel - escursione giornaliera - visita con guida delle Grotte di Pertosa (le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il Negro), Padula (la Certosa di San Lorenzo Patrimonio Unesco è il più vasto complesso monastico dell’Italia meridionale nonché uno dei più interessanti in Europa per magnificenza architettonica e copiosità di tesori artistici e il Battistero di San Giovanni in Fonte (raro esempio di battistero paleocristiano, costruito su una fonte di acqua perenne, già in precedenza consacrata al culto della ninfa Leucotea), Teggiano (un borgo medievale strabiliante situato sulla cima di una collina che sembra sospeso nel tempo con centro storico ricco di stradine labirintiche chiamate carrare, scorci splendidi, chiese e palazzi antichi, la Cattedrale -interno-, il Castello Macchiaroli -interno-, uno dei meglio conservati di tutta Italia) - pranzo tipico in ristorante/agriturismo - in serata rientro in hotel a Paestum -cena in hotel o ristorante tipico - serata libera - dopocena Agropoli by night, escursione con bus privato e accompagnatore ne caratteristico borgo del Cilento - notte in hotel.

6°GIORNO: L’IRPINIA - NUSCO “il balcone dell’Irpinia” - ZUNGOLI “il borgo delle grotte” - ARIANO IRPINO - BENEVENTO km.200
prima colazione in hotel - escursione giornaliera con guida - visita di Nusco  (grazioso borgo sito in posizione panoramica, centro storico con caratteristici vicoletti, Cattedrale di Sant’Amato, Chiesa di San Giuseppe in stile barocco), Zungoli (borgo premiato con la bandiera arancione del Touring, per il grande patrimonio culturale e storico custodito tra le sue strade ripide e irregolari, il Convento di San Francesco custodisce il meraviglioso dipinto San Francesco in estasi attribuito a Tiziano, territorio famoso per la produzione di carni e formaggi pregiati, come il caciocavallo podolico, fatto stagionare nelle grotte tufacee che si trovano ai piedi del promontorio sul quale si erge la città), - degustazione del caciovallo podolico stagionato in grotta - Ariano Irpino (Castello Normanno -esterno-, Basilica di Santa Maria Assunta, Villa Comunale, centro storico con numerosi palazzi signorili) - pranzo tipico in ristorante/agriturismo - in serata sistemazione in hotel a Benevento - cena in ristorante tipico - dopocena Benevento by night, passeggiata con accompagnatore - pernottamento.

7°GIORNO: IL SANNIO - SAN MARCO DEI CAVOTI “la città del torrone” - CERRETO SANNITA - BENEVENTO km.140
prima colazione in hotel - escursione giornaliera con guida - al mattino visita di San Marco Dei Cavoti (borgo medievale, Chiesa di Santa Maria del Carmine, Museo degli Orologi da Torre, Palazzo Jelardi, Palazzo Colarusso) - degustazione del torrone e Cerreto Sannita (Ponte romano detto di Annibale, Collegiata di san Martino Vescovo secolo XVI, Palazzo Sant’Antonio con il Museo della Ceramica cerretese, Palazzo del Genio, Palazzo Ungaro, botteghe di ceramica) - pranzo-degustazione in agriturismo - nel pomeriggio visita di Benevento (Teatro Romano con Rione Triggio) - cena in ristorante tipico - dopocena passeggiata con accompagnatore - pernottamento. 

8°GIORNO: BENEVENTO “Patrimonio Unesco & città delle streghe” - ROMA km.230
prima colazione in hotel - prima colazione in hotel - intera giornata dedicata alla visita con guida di Benevento (Chiesa di Santa Sofia Patrimonio Unesco , Arco di Traiano, Ponte Leproso e Rioni sul Fiume, Arco del Sacramento, Corso Garibaldi con obelisco egizio, Museo Egizio, Duomo, Chiesa di San Marco dei Sabariani, Museo del Sannio, Complesso Monumentale di Sant’Ilario a Port’Aurea) - pranzo tipico in ristorante - visita con degustazione dello stabilimento Strega Alberti - nel tardo pomeriggio rientro in sede - arrivo in serata. 

Quote di partecipazione

Quota individuale di partecipazione € 2.150,00
Supplemento singola € 500,00
Riduzione bambini fino a 12 anni in 3°/4° letto € 100,00
Supplemento partenza del 20/5 € 100,00
Supplemento partenza con Trenitalia AV su Roma/Napoli SU RICHIESTA
Quota di iscrizione inclusa di assicurazione annullamento viaggio € 100,00

La quota comprende

- Viaggio A/R in Autobus GT Lusso  
- sistemazione in Hotel 4 stelle con trattamento di mezza pensione come da programma 
- prime colazioni a buffet 
- 7 pranzi tipici in ristorante/agriturismo 
- degustazioni varie di vini e prodotti tipici 
- bevande incluse ai pasti 

- tasse, I.V.A. 
- tasse di soggiorno
- accompagnatore per tutta la durata del tour
- escursioni serali 

Non comprende:
ingressi (diurni e serali) e quanto non espressamente indicato.

N.B. Le visite previste potranno essere invertite tra i vari giorni in funzione degli orari di apertura dei musei o per esigenze tecniche, ma il programma rimane invariato.

Costi indicativi degli Ingressi

COSTO DI TUTTI GLI INGRESSI PREVISTI DURANTE IL TOUR: 
Napoli: Museo Archeologico Nazionale, Reggia di Capodimonte, Cappella di San Severo, Duomo e Cripta di San Gennaro, Complesso Monumentale Santa Chiara - Caserta: Reggia
San Leucio: Complesso Monumentale - Pompei: zona archeologica
Paestum: zona archeologica
Velia: zona archeologica
Pertosa: Grotte di Pertosa e Auletta
Padula: Certosa di San Lorenzo
Teggiano: Castello Macchiaroli
Benevento: Chiesa e Chiostro di Santa Sofia, Museo Arcos sezione Egizia, Museo del Sannio, Sant’Ilario a Port’Aurea, Teatro Romano
San Marco dei Cavoti: Museo degli Orologi da Torre.

Tariffe incluse, in alcuni casi, di diritti di prenotazione e preacquisto obbligatori, e di sconti gruppi se previsti, € 130,00

N.B. - Le tariffe degli ingressi potrebbero subire variazioni.

I nostri Hotel

NAPOLI 
HOTEL ROYAL CONTINENTAL o similare 4 stelle

www.royalgroup.it

PAESTUM
HOTEL ARISTON o similare 4 stelle 

www.hotelaristonpaestum.com

BENEVENTO
HOTEL VILLA TRAIANO o similare 4 stelle

www.villatraiano.com

Info e Orari

ORARI E LUOGHI DI PARTENZA IN BUS
ROMA   - Stazione Autobus Tiburtina - davanti Caffè Gemini   ore 10.00
FROSINONE   - Casello Autostradale - area di servizio Q8   ore 11.15
CASERTA   - Casello Autostradale Caserta Nord - area di servizio Eni   ore 12.30
NAPOLI   - Via G. Ferraris, 40 davanti Hotel Ramada   ore 13.00
SALERNO   - Uscita Salerno Centro-Via Risorgimento(Esso)   ore 13:30
         
 

A richiesta sono possibili partenze dagli altri Caselli Autostradali della A1.

N.B. – Possibilità di partire con treno Frecciarossa da tutte le città italiane lo stesso giorno, ed iniziare il tour comodamente da Roma Tiburtina o Napoli Centrale.

N.B - Si invitano i signori passeggeri a trovarsi 15 minuti prima della partenza sul luogo dell’appuntamento. Gli orari sono suscettibili di leggere modifiche comunicate con il Foglio Convocazione

 
 

DOCUMENTO RICHIESTO: CARTA D'IDENTITA' VALIDA