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ASCOLI PICENO – FERMO – ANCONA – CORINALDO – MONDAVIO – URBINO – GRADARA – MONDOLFO – FABRIANO – SAN SEVERINO MARCHE – MACERATA – JESI – LORETO

Date di Viaggio

    Nessuna data disponibile
Partenza garantita

Plus Guiness

  • 3 pranzi tipici/degustazione bevande incluse
  • degustazioni varie di prodotti e vini tipici
  • escursione by night con bus privato a Jesi
  • bevande incluse ai pasti
  • tasse di soggiorno incluse
  • viaggiare in modo esclusivo con massimo 30 persone

Descrizione

Corinaldo, un prodigio urbano
Corinaldo è impregnata di un’atmosfera più che suggestiva, quasi surreale. È un borgo molto piccolo, tutto raccolto dentro le sue mura perimetrali, le meglio conservate di tutte le Marche sin dal ’400, che disegnano in lungo e in largo tutto il contorno di Corinaldo, regalando panorami mozzafiato su vallate verdi e sul mare. La prima cosa da fare una volta saliti quassù è percorrere i 912 metri della cinta muraria. Poi ci si inoltra nei vicoli, su per le salite e giù per le ripide scalinate. Le porte, i baluardi, le torri di difesa, i merli a coda di rondine, sono così perfettamente integri e armoniosi che un’auto, un lampione, una caffetteria moderna sono le note stonate dello spartito. Fulcro del paesello è Via La Piaggia, interamente occupata da una scalinata di 100 gradini su cui si affacciano graziose abitazioni in mattoni rossi, ai piedi delle quali sfilano piante e fiori di ogni genere. Quasi al centro della via, c’è il Pozzo della Polenta, così chiamato per la leggenda del contadino che, appoggiatosi al pozzo per riposare, fece cadere il suo sacco stracolmo di farina nel pozzo. Non vedendolo risalire, le donne del paese cominciarono a vociferare che il contadino avesse preferito rimanere in fondo al pozzo a mangiarsi la polenta. E da questo mito è nata la Contesa del Pozzo della Polenta - una divertente rievocazione storica legata alla rocambolesca avventura del povero viandante.

Gradara, borgo della tradizione, della storia e dell’amore
Bellissimi scorci, pievi e castelli, favole da mille e una notte. Una miscela perfetta di storia, natura, tradizione e amor fu. Tutto questo è Gradara, che nel 2018 è stata eletta Borgo dei Borghi in Italia. Le solide e possenti mura merlate e le casette basse del nucleo antico sono l’anticamera del colle su cui si erge fiera la Rocca, dimora della perfida Lucrezia Borgia e teatro di uno dei drammi amorosi più intensi che conosciamo, quello di Paolo e Francesca. Certo, se Dante non vi avesse dedicato il quinto canto dell’Inferno nella Divina Commedia, forse la liaison tra Paolo e Francesca sarebbe rimasta una delle tante anonime tragedie del Medioevo. Ma a tenere in piedi il mito dei due amanti infelici ci sono alcune prove storiche e i ricami in poesia di Boccaccio, D’Annunzio, Blake e Rodin. Perciò la visita del castello è un obbligo a cui non ci si può sottrarre. Fantasticate sui due amanti adulterini che si scambiano il bacio galeotto e poi progettano la fuga dalla botola nella stanza di Francesca, oppure immaginatevi l’incestuosa e ammaliatrice Lucrezia Borgia che rimira le sue virtù nello specchio del suo camerino. Percorrendo poi la cortina muraria, con le sue quattordici torri di avvistamento, le feritoie e gli stemmi degli Sforza, dei Della Rovere e dei Farnese, il panorama è davvero sorprendente e la sceneggiatura medievale è completata. Fate un giro per le strade e polarizzate l’attenzione sulla vita locale, perché la cittadella marchigiana è vivace e attiva, e anche in materia di enogastronomia sa il fatto suo, avendo ereditato parte delle eccellenze dalla confinante Romagna. 

Fabriano
Bel paese nell’entroterra marchigiano, circondato da colline e monti dell’Appennino umbro-marchigiano (il Monte Neghiamo, il Monte Strega, il Monte Cattiva, il Monte Cucco e il Monte San Vicino). Fabriano è situata in una vallata attraversata dal fiume Giano che poi si unisce al fiume Esino. Il suo nome originario, “Faberius”, deriva dall’unione di “Faber” fabbro e “Ianus” Giano: nel passato la lavorazione del ferro era molto diffusa nella città, una città ricca di storia, cultura e tradizioni. La visita può partire dalla triangolare Piazza del Comune dove al centro è posizionata l’ottagonale fontana-simbolo Sturinalto del 1285. Nello spiazzo si affacciano alcuni dei più importanti edifici: il Palazzo Podestà, il Palazzo del Comune e il Loggiato di San Francesco. Il Loggiato risale alla metà del ‘400, ha una meravigliosa struttura composta da 19 arcate alte che suscita molto interesse per l’effetto prospettico che si crea con la piazza scoscesa. Il Palazzo Podestà venne realizzato nel 1255 in stile gotico in pietra bianca di Vallemontagnana. Sotto il suo corpo centrale scorreva il fiume Rivo, così venne realizzato un arco detto l’arcone, che consentiva il passaggio da una sponda all’altra. Sempre sulla piazza colpisce particolarmente il seicentesco Palazzo del Comune affiancato dalla Torre dell’Orologio, antica dimora della Famiglia Chiavelli, storica nobile famiglia fabrianese. Sul retro del Comune si trova il Teatro Gentile realizzato la prima volta nel 1692, distrutto successivamente da un incendio e rifatto nel 1884. La pianta è rettangolare, presenta una forma a ferro di cavallo con quattro ordini di palco e un loggiato balconato. Poco distante dalla piazza, la storica farmacia-museo Mazzolini e Giuseppucci del 1896, interamente realizzata in legno dal perugino Adolfo Ricci. Dentro si può godere di un profondo odore di legno antico e ammirare le particolari porcellane di Ginori e i vetri. 

Ascoli Piceno: la città dell’eleganza
Ascoli risulta essere una delle città più visitate d’Italia. La cosa che la rende unica fra tutte le altre cittadine italiane è la grande armonia con cui è costruita. La pietra, proveniente dalle cave del Piceno, è l’elemento preponderante nell’intero centro storico. Dona eleganza e uniformità agli edifici, rendendo la passeggiata fra le sue stradine una gioia per la vista. Il culmine si ha all’arrivo in Piazza del Popolo, in assoluto una delle piazze più affascinanti che si possa visitare non solo nelle Marche, ma anche nel resto del nostro paese. Il gioco di prospettiva regalato dai palazzi sui lati della piazza trasmette un senso di grandezza: tutti gli edifici furono costruiti, secondo il volere del governatore Raniero de’ Ranieri, seguendo rigide regole edilizie, con colonne in travertino, volte a mattoni rossi e finestre delle stesse dimensioni. Il risultato è impressionante. 

Macerata, antica e nobile città culturale delle Marche
Una delle città più belle delle Marche ci accoglie con tutta la sua ricchezza artistica e culturale. Sede di un’università di grande eccellenza, fondata addirittura nel 1290, Macerata è una città viva, intelligente, dove non mancano gli intrattenimenti e le manifestazioni. Oltre 2000 anni di storia che si amalgamano perfettamente fra loro, lasciando testimonianze delle vicende della città durante le varie epoche. A Macerata, inoltre, è presente una delle biblioteche più grandi della regione, la biblioteca Mozzi Morgetti, che contiene oltre 350.000 volumi, alcuni dei quali molto antichi e di incalcolabile valore. Oltrepassati i Giardini Diaz, ci troviamo davanti alla cinta muraria del XIV secolo magnificamente ristrutturata. La fortificazione era completa di 32 bastioni quadrangolari e poligonali, e di imponenti porte d’accesso merlate. Accediamo al cuore della città dall’antica Porta Montana e il primo edificio importante che noi incontriamo è il Museo Palazzo. Proseguendo la camminata arriviamo in Piazza della Libertà, leggermente in pendenza e dalla forma irregolare, lungo la quale ci sono molti bei palazzi, locali alla moda e varie attività. Si affacciano sulla piazza l’austero Palazzo dei Priori, in cotto, caratterizzato da un portale marmoreo del 1509, una volta sede dei legali ecclesiastici ed oggi della Prefettura; la Loggia dei Mercanti in stile rinascimentale; il Palazzo del Comune; il Teatro Lauro Rossi ed il complesso dell’ Università e la Chiesa di S. Paolo, costruita nel ‘600 con una caratteristica facciata grezza in cotto. Dalla Porta di San Giuliano si scende per andare a visitare il simbolo della città lo Sferisterio o “Lu Sferisteriu”. Un teatro all’aperto situato nel centro storico di Macerata, un’arena semicircolare un tempo destinato al gioco del Pallone col Bracciale. Progettato nel 1823 dall’architetto neoclassico Ireneo Aleandri, ha una capienza massima di circa 2500 posti. Grazie alla sua ottima acustica è un famoso luogo per la stagione lirica estiva nonchè altri eventi legati alla musica e al teatro.

Jesi, un vero museo a cielo aperto
Facciamo un salto verso l’interno della regione perché non possiamo di certo dimenticarci di Jesi. Questo antico borgo, circondato da ampie mura, è un vero e proprio museo a cielo aperto. Jesi è stata insignita, dall’Unesco, del titolo di “città esemplare” proprio per l’impegno messo nella conservazione e nella valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico e culturale che contiene. Passeggiando per la città si incontrano palazzi imponenti, chiese, musei e biblioteche. L’altro aspetto da non tralasciare è quello gastronomico. Questa zona delle Marche è famosa per alcune ricette tipiche davvero uniche, come il lonzino di fico, i cavallucci o la pizza di formaggio. Tra i vini ricordiamo il Verdicchio dei Castelli di Jesi, uno dei bianchi più apprezzati a livello nazionale, ma anche la Lacrima di Morro d’Alba e il Rosso Piceno, due rossi di tutto rispetto.

Fermo: le Cisterne Romane più grandi d’Italia e la Sala del Mappamondo
La visita alle Cisterne Romane è sorprendente ed entusiasmante. Le più grandi d’Italia con quasi 2.000 mq di estensione: un’antica storia di come sono utilizzate e riutilizzate nel corso del tempo. Sono il risultato di grande intelligenza ingegneristica, databile all’età augustea. Create probabilmente alla fine del I secolo a.C. da un’idea di Vitruvio, questo sistema sotterraneo di raccolta e di distribuzione dell’acqua, serviva a non lasciare a secco nessuna parte della città. Tre i serbatoi utilizzati per l’immagazzinamento e la successiva erogazione e costruiti in tre diverse zone della città. La visita alle Cisterne Romane da un’idea di come le trenta camere furono costruite e organizzate: niente è stato lasciato al caso. Nel Medioevo alcune sale furono utilizzate come magazzini e durante la Seconda Guerra furono utilizzate come rifugio anti aereo. Solo nella seconda metà del secolo scorso ci si è resi conto della loro esistenza e immensità: le cisterne sono state abbandonate durante i secoli e riempite di terra, fango e detriti. La Sala del Mappamondo è sicuramente la sala più conosciuta di Palazzo dei Priori. Il nome deriva dal fatto che è custodito un grande e antico mappamondo al centro della sala. Inizialmente la sala era utilizzata per feste danzanti e spettacoli teatrali e per questo chiamata Sala delle Commedie. A causa dei continui incendi, le attività teatrali e i balli furono spostati durante il corso dell’Ottocento presso il Teatro dell’Aquila e sede ancora in uso. La Sala del Mappamondo è stata realizzata per volere del cardinale Decio Azzolini: serviva a raccogliere tutti i suoi libri, oltre a quelli del patrizio Paolo Ruffo. L’architettura interna è tutta in legno e ad oggi la biblioteca comprende circa 3000 manoscritti, 127 codici, 300.000 volumi tra i quali 681 incunaboli. Oltre 15.000 edizioni del Cinquecento, 23.000 edizioni in raccolte, numerosissimi esemplari di Sei e Settecento e stampati musicali. L’abate Amanzio Moroncelli, cosmografo della Serenissima, diede il compito di realizzarlo Filippantonio Morrone e il rivestimento esterno è stato creato su carta di Fabriano.

Programma

1°GIORNO: ROMA o altra sede > ASCOLI PICENO “la città dell’eleganza” - FERMO “le Cisterne Romane”- ANCONA km.360
partenza dalla propria sede - visita con guida di Ascoli Piceno, conosciuta come la città delle 100 torri con un carattere medioevale e rinascimentale (la città è ricca di storia, cultura e bell’architettura, caratterizzata da edifici in travertino bianco e pietra calcarea luminosi e maestosi, passeggiata nel centro storico con arrivo in Piazza del Popolo, chiamata “il salotto d’Italia” e in assoluto una delle piazze più affascinanti del nostro paese, Piazza Arringo, Duomo di Sant’Emidio) e Fermo (Piazza del Popolo, Palazzo dei Priori con la sala del Mappamondo, Cisterne Romane) - pranzo libero - degustazione dolce nello storico Caffè Meletti - in serata sistemazione in hotel ad Ancona - cena in hotel - dopocena Ancona by night, passeggiata con accompagnatore nel centro storico - pernottamento.

2°GIORNO: ANCONA “bellezze storiche e scorci suggestivi”- CORINALDO “un prodigio urbano” - MONDAVIO “pratica militare e culto del bello” km.130
prima colazione in hotel - escursione giornaliera con guida - visita di Ancona  (porto, Mole Vanvitelliana o Lazzaretto, Porta Pia, Teatro delle Muse, Loggia dei Mercanti, Cattedrale di San Ciriaco, Anfiteatro Romano, Piazza Cavour, Passetto, Arco di Traiano), Corinaldo, meravigliosa e unica, che con le sue vie e piazze lascia il turista affascinato, riportandolo indietro nel medioevo (girando per il centro storico è possibile ammirare architetture dal tipico aspetto medievale come le grandi mura con baluardi, merli a coda di rondine, feritoie, piombato, saettiere e porte bastionate sia a nord che a sud - e ancora le sue le solenni chiese, il complesso degli Agostiniani, i numerosi palazzi gentilizi e il palazzo municipale, senza dimenticare il suo teatro storico - particolare architettonico di Corinaldo sono le Torri con la più famosa dello Sperone, una torre pentagonale, alta circa 18 metri costruita nel XV secolo), Mondavio (piccolo paese sovrastato dalla massiccia quanto elegante Rocca Roveresca, imponente struttura difensiva rinascimentale tra le più integre della penisola) - pranzo tipico in ristorante -degustazione di prodotti tipici - in serata rientro in hotel - cena in hotel - passeggiata con accompagnatore - pernottamento

3°GIORNO: URBINO “la città ideale, Patrimonio Unesco”- GRADARA “la rocca di Paolo e Francesca”- MONDOLFO “una fortezza adriatica” km.230
prima colazione in hotel - escursione giornaliera con guida - visita di Urbino  (città ideale, tra i più importanti centri rinascimentali italiani, Patrimonio Unesco , Piazza della Repubblica, Palazzo Ducale e Galleria Nazionale delle Marche -interno-, Casa di Raffaello, Cattedrale di Santa Maria Assunta), Gradara, borgo medievale che si mostra oggi come uno dei più belli e intatti esempi di centro storico di epoca medievale e deve buona parte della sua notorietà alla magnifica, pregevole, possente, struttura Rocca dei Malatesta, Mondolfo  (borgo dalle spiccate origini medievali con al centro una grande piazza in cui troneggia la Residenza Municipale con annessa la Torre Civica e da cui si diramano vicoli e stradine che si incuneano tra le case del paese) - pranzo tipico in ristorante - in serata rientro in hotel - cena in hotel - dopocena Jesi by night, escursione con bus privato ed accompagnatore, passeggiata nel centro storico - pernottamento.

4°GIORNO: FABRIANO “città della carta, delle arti e dei mestieri” - SAN SEVERINO MARCHE “un gioiello in mezzo al verde” - MACERATA “lo Sferisterio” km.150
prima colazione in hotel - escursione giornaliera con guida - visita di Fabriano (passeggiata nel centro storico con Piazza del Comune con l’ottagonale Fontana Sturinalto, Palazzo del Comune, Palazzo del Podestà, Torre dell’Orologio, Teatro Gentile, farmacia-museo Mazzolini e Giuseppucci, Museo della Carta e della Filigrana), San Severino Marche  (la lunga e scenografica Piazza del Popolo con il Municipio, la Chiesa di San Giuseppe, e la Torre dell’Orologio), Macerata  città sede di una delle Università più antiche al mondo ( cittadina che vive di storia e cultura con tanti spazi storici e artistici da vedere: il Teatro Lauro Rossi all’italiana, il nobile Palazzo Buonaccorsi, il Museo della Tessitura, la splendida Biblioteca Mozzi Borgetti, Piazza della Libertà con il suo orologio astronomico,ma è lo Sferisterio il vero protagonista di questa città, uno dei teatri all’aperto più noti al mondo, con un’acustica perfetta) - pranzo tipico in ristorante - in serata rientro in hotel - cena in hotel - serata libera - accompagnatore a disposizione - pernottamento -

5°GIORNO: ANCONA - JESI “un museo a cielo aperto” - LORETO “Basilica della Santa Casa” - ROMA o altra sedekm.350 
prima colazione in hotel - al mattino visita con guida di Jesi, antico borgo, circondato da ampie mura, un vero e proprio museo a cielo aperto, insignito dall’Unesco del titolo di “città esemplare” per l’impegno messo nella conservazione e nella valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico e culturale (passeggiando per la città si incontrano palazzi imponenti, chiese, musei e biblioteche) e Loreto (centro storico con la Piazza della Madonna e la Basilica della Santa Casa) - pranzo libero - proseguimento per il rientro in sede - arrivo in serata.

Quote di partecipazione

Quota individuale di partecipazione € 1.100,00
Supplemento singola € 240,00
Riduzione ragazzi fino a 12 anni in 3° letto € 100,00
Supplemento partenze del 16/8 € 50,00
Supplemento partenze da BN/AV/SA/NA/CE/FG/TA/BA € 50,00
Quota di iscrizione inclusa di assicurazione annullamento viaggio € 70,00

La quota comprende

- Viaggio A/R in Autobus GT Lusso
- sistemazione in Hotel 4 stelle con trattamento di mezza pensione come da programma
- prime colazioni a buffet
- 3 pranzi tipici in ristorante/agriturismo bevande incluse
- degustazioni varie di prodotti tipici
 
- bevande incluse ai pasti
- tasse, I.V.A.
- tasse di soggiorno 
- accompagnatore per tutta la durata del tour
- escursioni serali 

Non comprende:
ingressi (diurni e serali) e quanto non indicato.

N.B. Le visite previste potranno essere invertite tra i vari giorni in funzione degli orari di apertura dei musei o per esigenze tecniche, ma il programma rimane invariato.

Costi indicativi degli Ingressi

COSTO DI TUTTI GLI INGRESSI PREVISTI DURANTE IL TOUR: 
Fermo: Palazzo dei Priori e Cisterne Romane
Ancona: Anfiteatro romano gratuito
Mondavio: Rocca Roveresca e Pinacoteca
Urbino: Palazzo Ducale, Casa di Raffaello
Gradara: Castello
Fabriano: Museo della Carta e della Filigrana
Macerata: Sferisterio.

Tariffe incluse, in alcuni casi, di diritti di prenotazione e preacquisto obbligatori, e di sconti gruppi se previsti, € 45,00

N.B. - Le tariffe degli ingressi potrebbero subire variazioni.

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Info e Orari

ORARI E LUOGHI DI PARTENZA IN BUS
AVELLINO   - Casello Autostradale Avellino Ovest   ore 05.00
BARI   - Viale Capruzzi davanti ex sede Palazzo Regione Puglia   ore 04.00
BARLETTA   - Casello Autostradale Andria-Barletta   ore 05.00
BENEVENTO   - davanti Bar 2000 - Chiesa Cappuccini   ore 04.30
CAMPOBASSO   - Terminal Autolinee   ore 06.30
CASERTA   - Casello Autostradale Caserta Nord - area di servizio Eni   ore 07.30
CASSINO   - Casello Autostradale - davanti Hotel Edra Palace   ore 08.00
FOGGIA   - Casello Autostradale   ore 05.30
FROSINONE   - Casello Autostradale - area di servizio Q8   ore 08.30
ISERNIA   - Stazione FS   ore 07.30
MOLFETTA   - Casello Autostradale   ore 04.30
NAPOLI   - Via G. Ferraris, 40 davanti Hotel Ramada   ore 07.00
ROMA   - Stazione Autobus Tiburtina - davanti Caffè Gemini   ore 10.00
SALERNO   - Uscita Salerno Centro-Via Risorgimento(Esso)   ore 06.00
TRANI   - Casello Autostradale   ore 04.45
         
 

A richiesta sono possibili partenze dagli altri Caselli Autostradali della A1, e A14

N.B - Si invitano i signori passeggeri a trovarsi 15 minuti prima della partenza sul luogo dell’appuntamento. Gli orari sono suscettibili di leggere modifiche comunicate con il Foglio Convocazione

 
 

DOCUMENTO RICHIESTO: CARTA D'IDENTITA' VALIDA