Magica Praga. Questa è una delle definizioni più diffuse per questa affascinante città in cui regna, in ogni periodo dell’anno, una magica atmosfera che si coglie tra le luci soffuse del Ponte Carlo o nella piazze e vicoli da fiaba della Città Vecchia, nel quartiere ebraico su cui aleggia la presenza del Golem, fantoccio di argilla creato nel ‘500 da un rabbino per difendere gli ebrei dalle persecuzioni.
Ma tanti racconti ci sono anche sui vodnìk, i folletti delle acque talora maligni e talora benevoli, che popolerebbero le acque della Moldava e a cui sono affidati i diversi ponti. C’è una leggenda che riguarda anche l’origine del suo nome: verrebbe dal termine ceco prah (soglia) perché quella che viene considerata la sua fondatrice, la principessa Libussia, ebbe come premonizione della sua nascita, la visione di un uomo che tracciava la soglia della sua casa. Soprattutto grazie alla passeggiata della seconda sera avremo modo di cogliere questo aspetto della città.
Il castello di Konopiste, è una fortezza che venne edificata nel corso del XIII secolo su commissione dal vescovo locale Tobias di Benesov. Originariamente la costruzione riprendeva lo stile gotico francese, ed era dotata di torri cilindriche, un fossato, 4 porte ed un ponte levatoio. Nel corso degli anni il castello ha subito tantissime modifiche che hanno portato la fortezza ad avere l’aspetto attuale, in stile neogotico.
Le ultime modifiche risalgono ai primi del ‘900, quando la fortezza divenne la residenza principale di Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este, arciduca e successore al trono austro-ungarico. Dopo la sua morte, 28 giugno 1914, il Castello è passato nelle mani degli eredi dell’arciduca ed è stato parzialmente aperto al pubblico per la prima volta nel 1921. Nella Seconda Guerra Mondiale il castello venne occupato dalle SS, ma al termine del conflitto tornò nelle mani dei legittimi proprietari che lo aprirono nuovamente al pubblico, conservandolo fino ad oggi nello stato in cui si trovava al momento della morte dell’arciduca Francesco Ferdinando. Visitando il castello si capisce subito che Francesco Ferdinando d’Este era un grande appassionato di caccia, visto che in tutto l’edificio si possono ammirare sia trofei di caccia che delle vaste collezioni di armi storiche. I visitatori possono visitare anche il Giardino delle Rose, un ricco giardino provvisto di molte serre dove vengono coltivate una grande quantità di rose di diverse specie, ma anche moltissime altre piante alcune delle quali sono di origine tropicale e subtropicale. Nel parco del Castello di Konopiste girano liberi moltissimi animali, tra cui fagiani, quaglie e pavoni. Una delle attrattive è l’allevamento di una rara specie di orsi, gli orsi himalayani (conosciuti anche come gli orsi dalle lunghe orecchie). Il Castello si trova nella regione della Boemia centrale e fa parte del territorio comunale di Benesov.
Josefov, il quartiere Ebraico di Praga
Praga è senza dubbio una delle destinazioni più romantiche dell’Europa centrale. Qui potrete visitare il Castello, il Ponte Carlo, la Città Vecchia e tantissimi monumenti storici. La città è caratterizzata da una cultura secolare che la rende magica. È la meta perfetta per una vacanza estiva, per trascorrere le feste natalizie e il Capodanno o anche per un weekend in qualsiasi altro periodo dell’anno.Tra le tante attrattive del posto non può mancare una passeggiata nel Quartiere Ebraico, anche noto come Josefov. È uno dei più belli della città e il suo nome deriva dall’imperatore Giuseppe II che nel 1781 decise di eliminare le leggi restrittive che limitavano la vita degli ebrei cechi. Oggi è una delle mete preferite dai turisti che affollano la capitale e se vi trovate in questa meravigliosa località, non potete proprio perdervelo! La sua architettura è un contrasto tra modernità e antichità, alla quale non rimarrete indifferenti. È anche un’ottima occasione per riflettere sulla toccante storia di un popolo che ha sofferto per troppo tempo. La presenza ebraica a Praga e in Repubblica Ceca risale almeno alla metà del X secolo. Già a quel tempo gli ebrei erano colpiti da deportazioni e vessazioni di ogni tipo. Tristemente famosa è la Strage di Pasqua del 1389, durante la quale morirono oltre 3.000 persone. Tuttavia, diversi rabbini ed esponenti religiosi sono entrati nelle grazie di sovrani e imperatori come Carlo VI che nel 1716 decise di concedere una certa autonomia alla comunità ebraica. Fu però con Giuseppe II che terminò l’isolamento forzato nel quale vivevano gli ebrei, ai quali fu permesso di abitare altre zone di Praga, tra cui la Città Vecchia. Nel corso del XIX secolo le attività economiche ebraiche si estesero in gran parte della città e lo stesso quartiere è stato restaurato e abbellito. Nonostante questi progressi, l’antisemitismo covava ancora con una certa insistenza e nel 1938 le persone di origine ebraica furono confinate all’interno del ghetto. I luoghi di culto e le sinagoghe furono convertiti in depositi nei quali accatastare i beni sottratti agli ebrei. All’inizio della Seconda Guerra Mondiale vivevano 50.000 ebrei a Praga, gran parte dei quali furono deportati verso il lager di Terezín. Purtroppo pochissimi fecero ritorno a casa. Al dispetto della sua difficile e sofferta storia, il Quartiere Ebraico è un insieme perfetto di palazzi gotici e costruzioni in stile Liberty molte eleganti e affascinanti. Tutte le strade sono molto pulite e si respira un’atmosfera di pace e tranquillità davvero unica.