
Date di Viaggio
- 12/25 luglio
- 16/29 agosto
- 12/25 settembre
Plus Guiness
- hotel 5 stelle a Yogyakarta e Bali
- 8 pranzi in ristorante
- escursione in jeep 4x4 sul vulcano Bromo
- cena tipica con spettacolo a Yogyakarta
- trasferimento in treno da Jakcarta a Yogyakarta
- trasferimento in treno da Yogyakarta a Mojokerto
- traghetto da Giava a Bali, Ketapang-Gilimanuk
- mini crociera a Lovina per osservare i delfini
- tutti gli ingressi inclusi
- viaggiare in modo esclusivo con massimo 20 persone
Perchè questo Viaggio
- per visitare il meglio delle Isole di Giava e Bali
- per attraversare da Ovest ad Est l’Isola di Giava
- per ammirare il paesaggio culturale di Bali, il sistema Subak, Patrimonio Unesco
Esplora la tua prossima meta con le mappe interattive di Guiness: GUARDA IL VIDEO!
In treno da Jakcarta a Yogyakarta, uno dei percorsi ferroviari più belli al mondo. L’isola di Giava è una delle tante meraviglie sparse tra le innumerevoli isole che compongono l’Indonesia. Su quest’isola si trova anche Jakarta la capitale di tutto lo stato, una città a dire il vero poco attraente se messa in confronto con tutte le bellezze del resto del territorio isolano. L’isola di Giava è costellata da vulcani attivi e pericolosissimi alcuni di essi anche sommersi a largo delle sue coste che purtroppo spesso si risvegliano provocando ahimè anche eruzioni o tsunami fatali. Ma nonostante questo fuoco sotterraneo l’isola di Giava è uno spettacolo che sa perfettamente coniugare sul suo territorio bellezze architettoniche considerate tra le più belle al mondo come il sito induista di Prambanan o quello buddista di Borobudur oppure una natura verde,rigogliosa composta da risaie, montagne e fiumi che scorrono impetuosi tra le campagne dove lavora duramente buona parte della popolazione, producendo riso, caffè e tè di qualità eccelsa. La maniera migliore per vedere lo scorrere lento di questo paesaggio da cartolina e osservare lo scorrere della vita isolana,come seduti alla poltrona di un cinema,è muoversi con il treno. Il tratto ferroviario che si dipana tra la città di Jakcarta e Yogyakarta è uno dei percorsi a rotaia più belli.
Pura Tanah Lot: il tempio dei templi
Pura Tanah Lot, sulla costa ovest di Bali, è probabilmente il tempio più famoso e fotografato dell’isola ed è dedicato alla divinità del mare. Tanah Lot significa terra (Tanah) e mare (Lot) un nome più che appropriato se si considera la sua posizione spettacolare sulla cima di un imponente scoglio affacciato sul mare. I miti e le saghe legate a questo luogo sacro sono affascinanti quasi quanto il tempio stesso. Dopo che il sacerdote santo Danghyang Nirarta vi trascorse una notte, la popolazione di Bali decise di costruire il tempio di Tanah Lot in questo luogo. Si racconta che esisteva un ponte che collegava il tempio alla terraferma che venne distrutto dal mare impetuoso. Un’altra curiosità interessante è che sotto Tanah Lot esiste una grotta con una sorgente magica. È curioso infatti come l’acqua della fonte sia dolce nonostante il tempio sia circondato dall’acqua salata dell’oceano.
Jakcarta la capitale destinata a diventare ex con la costruzione della nuova capitale
Sorge sull’isola di Giava e questa, nonostante le sue ridotte dimensioni, è da sempre il cuore dell’Indonesia: ci vive più del 50 per cento della popolazione del paese, vi viene prodotto più del 50 per cento del Pil indonesiano e sei dei sette presidenti dal tempo dell’indipendenza sono stati giavanesi. Jakcarta rimarrà il cuore economico e finanziario dell’Indonesia ma l’identità del paese ne uscirà sicuramente trasformata con la costruzione della nuova capitale. Lontana dai paesaggi da cartolina, Jakcarta è la meta ideale per il viaggiatore alla ricerca dell’Indonesia più vera. È infatti ai piedi dei suoi grattacieli modernissimi, lungo i viali trafficati notte e giorno, nella vivace Chinatown, tra il fitto reticolo di canali che l’attraversa, che è possibile cogliere l’anima autentica del paese, le sue speranze e le sue ossessioni. All’intenditore che ne percorra le strade con pazienza, l’indonesiana Jakarta saprà svelare ottimi musei e tanti ricordi del passato coloniale, oltre alle diverse facce di un paese in evoluzione. Questa metropoli di quasi dieci milioni di abitanti, nata come centro indù, poi musulmano e successivamente quartiere generale della Compagnia delle Indie Orientali olandese, ha nel corso del tempo inglobato più villaggi raggiungendo la sua attuale grandissima estensione. Attualmente viene suddivisa in cinque distretti: Jakarta centro, sud, nord, ovest ed est, ognuno con un’anima diversa. Jakarta Pusat, cioè il centro, ospita i palazzi governativi. Due i diversi presidenti hanno cercato di lasciare un’impronta come testimonia il Monas, la grande torre voluta dal primo Capo di Stato Soekarno per celebrare la conquista dell’indipendenza. Ad ovest si trova Jakarta Barat che ospita la Chinatown ed una parte della vecchia città olandese compreso lo Stadhuis, la sede della Compagnia delle Indie Orientali ora trasformata in museo. Altri edifici storici sono compresi nella parte nord della città, Jakarta Utara, con il suo sobborgo marino di Ancol. Per lo shopping è d’obbligo una tappa a Jakarta Selatan, nella parte meridionale della città, con i suoi moderni centri commerciali.
Le risaie e il sistema di irrigazione Subak, Patrimonio Unesco
In Indonesia il riso non è solo alla base dell’alimentazione della popolazione ma anche un elemento centrale nelle cerimonie sociali e religiose. La complessa organizzazione necessaria per coltivare questo prodotto costituisce da secoli un importante fattore di coesione della vita comunitaria ed esprime un forte valore identitario in termini sociali e religiosi, tanto da essere stato riconosciuto, nel 2012, Paesaggio Culturale e quindi Patrimonio Unesco. Il territorio vulcanico di Bali ha garantito all’isola un terreno estremamente fertile, ideale per le coltivazioni. Sull’isola inoltre sono presenti quattro laghi montani e ben 150 fiumi le cui acque, sapientemente regolamentate dall’uomo in un complesso sistema idrico, hanno garantito un’irrigazione adeguata alle coltivazioni di riso. Questo sistema è detto Subak ed è un metodo tradizionale di irrigazione delle risaie praticato da oltre 10 secoli. È basato sull’utilizzo di una rete di canali, dighe, condutture di bambù e gallerie e prevede anche un sistema artificiale di terrazzamento del terreno al centro del quale è posto un tempio per l’accumulo e la gestione democratica e cooperativa delle acque. Questi templi sono anche un luogo dove i contadini incontrano i capi eletti e prendono decisioni democratiche sul programma di irrigazioni. Il Subak nasce come espressione della filosofia Tri Hita Karana da cui hanno origine i valori tradizionali della cultura balinese che si basa sulla consapevolezza che gli esseri umani hanno bisogno di mantenere sempre una relazione armoniosa tra l’uomo e Dio, tra l’uomo e gli altri umani e tra l’uomo e la natura. Le congregazioni dei templi dell’acqua, a cui partecipano tutti gli agricoltori, mirano a sostenere un rapporto armonioso con il mondo naturale e spirituale, attraverso una gestione sostenibile delle risorse e una serie di rituali, offerte e spettacoli artistici.
Nonostante la struttura sociale di Bali sia notevolmente cambiata negli ultimi decenni, la responsabilità collettiva radicata nella tradizione della coltivazione del riso continua a dettare il codice morale della vita quotidiana, anche nei centri urbani.
Esplora la tua prossima meta con le mappe interattive di Guiness: GUARDA IL VIDEO!1°GIORNO: ITALIA - JAKCARTA 2°GIORNO: JAKCARTA 3°GIORNO: JAKCARTA “la capitale dell’Indonesia, destinata a diventare ex” 4°GIORNO: JAKARTA - YOGYAKARTA “il bellissimo percorso in treno panoramico attraverso villaggi rurali” 5°GIORNO: YOGYAKARTA & BOROBUDUR “una delle opere colossali dell’umanità, Patrimonio Unesco” km.90 6°GIORNO: YOGYAKARTA “Prambanan, i templi induisti, Patrimonio Unesco“ km.40 7°GIORNO: YOGYAKARTA - MOJOKERTO - SUKAPURA km.150 8°GIORNO: SUKAPURA - BROMO “il vulcano” - JEMBER km.180 9°GIORNO: JEMBER - KALIBARU - KETAPANG - GILIMANUK “da Giava a Bali” - LOVINA km.210 10°GIORNO: LOVINA - KINTAMANI “il vulcano”- BESAKIH - CANDIDASA km.115 11°GIORNO: CANDIDASA - UBUD “il cuore spirituale e culturale di Bali”- TANAH LOT “il tempio dei Templi” - TEGALALANG “Patrimonio Unesco” - NUSA DUA km.115 12°GIORNO: BALI “un paradiso terrestre” 13°GIORNO: BALI - ITALIA 14°GIORNO: ITALIA |
N.B. Le visite previste potranno essere invertite tra i vari giorni in funzione degli orari di apertura dei musei o per esigenze tecniche, ma il programma rimane invariato.
Quota individuale di partecipazione | € 3.700,00 |
Supplemento singola | € 650,00 |
Riduzione bambini fino a 12 anni in 3°letto | € 100,00 |
Supplemento partenza del 12/7 | € 200,00 |
Supplemento voli intercontinentali in business class | SU RICHIESTA |
Partenza con voli Turkish da altre città | SU RICHIESTA |
Tasse aeroportuali (salvo modifiche) | € 450,00 |
Quota di iscrizione inclusa di assicurazione annullamento viaggio | € 170,00 |
La quota comprende
- Viaggio A/R Italia/Jakcarta-Denpasar/Italia con voli di linea Turkish Airlines |
Non comprende: |
Costi ingressi non disponibili
JAKCARTA JOGYAKARTA SUKAPURA JEMBER LOVINA CANDIDASA NUSA DUA - BALI |
ORARIO E LUOGO DI INCONTRO PER I PASSEGGERI IN PARTENZA DA ROMA:
ROMA - 2 ORE PRIMA DELLA PARTENZA - AEROPORTO DI FIUMICINO - TERMINAL T3 - BANCO TURKISH - INCONTRO CON ACCOMPAGNATORE GUINESS
ORARIO E LUOGO DI INCONTRO PER I PASSEGGERI IN PARTENZA da altri AEROPORTI:
ISTANBUL in AEROPORTO - GATE IMBARCO VOLO TK 56/TK 508 per JAKARTA - INCONTRO CON ACCOMPAGNATORE GUINESS
oppure
JAKARTA in HOTEL - ore 20.00 circa del 2° giorno - INCONTRO CON ACCOMPAGNATORE GUINESS
OPERATIVO VOLI TURKISH da ROMA, partenza del 12/9:
FCO/IST TK 1862 11.00/14.35
IST/CGK TK 508 16.00/07.35#
DPS/IST TK 67 21.10/05.00#
IST/FCO TK 1861 08.00/09.30
DOCUMENTO RICHIESTO: PASSAPORTO INDIVIDUALE con validità residua di 6 mesi.
Paese | Capitale | Lingua | Fuso orario | Moneta | Documenti ingresso | Shengen | |||
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Indonesia | JAKARTA | BAHASA INDONESIA/INGLESE | +6/+8 | RUPIA INDONESIANA | Passaporto + Visto* | no |