Date di Viaggio
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Plus Guiness
- visite interne riservate di Venaria Reale, Museo Egizio, Palazzina di Caccia di Stupinigi
- visita di una azienda vitivinicola produttrice di vini doc
- 3 pranzi tipici/degustazione bevande incluse
- escursioni in motobarca alle Isole Borromee e Lago d’Orta
- tasse di soggiorno incluse
- viaggiare in modo esclusivo con massimo 30 persone
Perchè questo Viaggio
- per scoprire i misteri della Sacra di San Michele
- per visitare Torino e le splendide Residenze Sabaude
- per ammirare i paesaggi Patrimonio Unesco di Langhe & Monferrato
La Sacra di San Michele con il Monastero Nuovo, la Nuova Chiesa e la Torre della Bell’Alda è sicuramente uno dei luoghi più misteriosi e magici di tutto il Piemonte. Oltre che per la sua bellezza artistica e architettonica e per la sua storia, la Sacra è famosa in quanto considerata dagli esperti di esoterismo uno dei tre punti di una linea energetica (con Mont Saint Michel in Francia e Monte Sant’Angelo in Puglia). Un luogo pieno di fascino e mistero insomma, assolutamente da vedere.
A Torino nasce la cioccolata
La mescita di questa gustosa bevanda è autorizzata ufficialmente nel 1678 da Madama Reale Giovanna Battista Nemours e già nel Settecento la cioccolata diventa solida e si trasforma in tavoletta di cioccolato. Nascono in Piemonte le prime grandi aziende come la Caffarel, dove si insegna il nuovo mestiere perfino ad aspiranti cioccolatieri provenienti dalla Svizzera. Il gianduia nasce nel 1865 ad opera di Michel Prochet che, mescolando cioccolato e nocciole tostate per risparmiare sul cacao, inventa senza saperlo il grande protagonista delle prelibatezze dolciarie piemontesi: il gianduiotto. Torino è da sempre maestra in Europa nell’arte di lavorare il cioccolato, fin da quando riuscì ad inventare un ingegnoso sistema per separare il burro di cacao, che limitava la preparazione all’uso esclusivo di bevande, ottenendo così una pasta di cioccolato solida. Era l’inizio di una tradizione dolciaria che si sarebbe sviluppata enormemente e che avrebbe fatto conoscere Torino in tutto il mondo. Ancora oggi la città mantiene il primato nazionale della confezione di un‘irresistibile pralineria.
Invito a Corte…una mattinata alla Venaria Reale
Dopo anni di intensi lavori questa opera di grandi architetti del Sei e Settecento, nel 2007 è tornata a vivere. E’ una meravigliosa occasione per rilassarci ascoltando musica barocca, assistere al Teatro d'Acqua della fontana musicale più grande d'Europa, per rimanere infine senza fiato di fronte alla magnificenza della Galleria Grande, alla luce trasfigurante della Cappella di Sant'Uberto e all'imponenza della Citroniera, capolavori assoluti di Filippo Juvarra. Nei giardini di nuova progettazione, da pochi anni interamente ricostruiti dalle sterpaglie, il nostro sguardo si perderà negli specchi d'acqua della Peschiera e del Canale, nelle simmetrie rigorose dei parterres e nella ricchezza del giardino seicentesco, ma anche nelle opere di artisti moderni che espongono nel Parco Basso. Anche le Scuderie ospitano spettacoli, concerti e grandi eventi. Il complesso della Venaria Reale è insomma uno spazio immenso, vario e suggestivo, dal fascino straordinario… da cui non potremo che restare coinvolti!
Alba, nel cuore delle Langhe, è immersa in un contesto paesaggistico davvero incantevole: il suo territorio è infatti caratterizzato dalla presenza di dolci colline che abbondano di quei rinomati vigneti i cui frutti hanno reso illustre la zona. La produzione vinicola del Piemonte è infatti nota in tutto il mondo grazie ai vini pregiati della zona di Alba, quali il Barolo e il Barbaresco, il Barbera e il Dolcetto. Il territorio delle Langhe, compreso tra le provincie di Asti e di Cuneo, è ormai celebre ben oltre i confini del Piemonte per le sue attrazioni paesaggistiche ed enogastronomiche e proprio grazie al suo profilo naturalistico e alla sua vasta e pregiata produzione vinicola è stato inserito, nel 2014, nella lista dei beni del Patrimonio Unesco, insieme alle zone del Roero e del Monferrato. La città di Alba appartiene all’area della Bassa Langa, rinomata non solo per l sua ampia ed eccelsa produzione di vini ma anche per la produzione di tartufi, in particolar del celebre tartufo bianco di Alba. Iniziamo il nostro itinerario alla scoperta di alcuni tra i principali edifici civili e religiosi della città: partiamo dal Palazzo del Comune, il quale, data la sua posizione centrale e il ruolo rivestito nella storia cittadina, costituisce uno delle principali attrattive di Alba. Probabilmente edificato sul sito di un antico edificio romano, il palazzo municipale presenta al suo interno alcune opere pittoriche di altissimo valore. La sala consigliare ospita infatti un’opera del celebre pittore albese Macrino d’Alba (XVI secolo), la Vergine con il Bambino, mentre lungo le pareti della scalinata principale del municipio spicca un pregevole affresco che raffigura una splendida Adorazione dei Magi. Il principale edificio religioso della città è invece situato in Piazza Risorgimento, nel cuore del centro cittadino: il Duomo di Alba, dedicato al patrono della città, San Lorenzo, fu edificato molto probabilmente intorno al XII secolo, per poi essere restaurato e rimaneggiato ripetutamente nel corso dei secoli, sino a ottenere l’aspetto attuale, frutto dei lavori eseguiti alla fine del XIX secolo. Il Duomo di Alba è inoltre noto in tutto il Piemonte per la sua alta torre campanaria che presenta al suo interno al suo interno l’antico campanile originario risalente al XII secolo. Concludere la visita di Alba presso la bellissima Chiesa di San Domenico, fondata in questa bella cittadina del Piemonte nel 1292 e completata nel corso dei secoli, per poi subire un processo di restauro iniziato negli anni Trenta del XX secolo. La chiesa presenta un impianto gotico molto interessante e sulla facciata presenta un affresco che raffigura la Madonna del Rosario con san Domenico e santa Caterina. L’interno, organizzato in tre navate, è decorato con affreschi di pregio ed è privo di arredi e viene spesso utilizzato per manifestazioni culturali, mostre e concerti.
La Palazzina di Caccia di Stupinigi, situata nell’omonima frazione nei dintorni di Torino, è una magnifica opera di Filippo Juvarra, la cui realizzazione iniziò nel 1729 per volere di Vittorio Amedeo II di Savoia, che gli affidò il progetto con l’intenzione di dare al già presente castello delle fattezze regali e adatte alla nobile casata dei Savoia. Vittorio Amedeo II aveva, inoltre, intenzione di far dono al figlio Carlo Emanuele III di una palazzina per la caccia e per le feste. Nel 1731 venne effettuata la prima battuta di caccia nei dintorni del complesso. Tuttavia, in quegli anni, Stupinigi non rappresentava la residenza primaria dei Savoia, che vi passavano un tempo relativamente breve, soprattutto durante la stagione della caccia. I lavori proseguirono fino alla fine del XVIII secolo e negli anni, sotto la direzione di diversi architetti, la struttura venne ampliata e arricchita di particolari. Moltissime personalità illustri soggiornarono in questa palazzina di caccia: l’imperatore Giuseppe II, lo zarevic Paolo Romanov, Ferdinando I e Carolina di Borbone e addirittura Napoleone Bonaparte, che soggiornò qui nel 1805, poco prima della sua incoronazione. Inoltre, qui venne celebrato il matrimonio di Vittorio Emanuele II nel 1842, prima che la palazzina fosse ceduta allo stato nel 1919. Dal 1929, invece, la Palazzina di Caccia di Stupinigi è proprietà dell’Ordine Mauriziano. Oggi il complesso del palazzo è visitabile e aperto al pubblico. Il cuore del palazzo è sicuramente lo splendido salone ovale, affrescato con dipinti che richiamano l’arte venatoria. Da qui, a formare una croce di Sant’Andrea, si aprono quattro bracci che conducono agli appartamenti reali e a quelli degli ospiti. Il tema della caccia viene ripreso anche dalle decorazioni degli altri ambienti del palazzo, arredati da sontuoso mobilio in stile Rococò. All’interno della struttura è presente anche una cappella dedicata a Sant’Uberto e una galleria di ritratti di alcuni membri della famiglia reale dei Savoia. Degno di nota è anche il parco adiacente la palazzina, oggi sede del Parco Naturale di Stupinigi, che si estende per 1.700 ettari e che fu progettato nel 1724 su modello francese, per poi prendere negli anni le fattezze di un giardino all’inglese. Il 1° giugno 2016, dopo otto anni di lavori, il giardino della palazzina è stato riaperto al pubblico. Il bellissimo prolungamento verde della reale dimora juvarriana è stato oggi riportato ai disegni originali in cui il Salone delle Feste si affaccia sui grandi viali. La Palazzina di Caccia di Stupinigi ed il suo giardino rappresentano un vero e proprio gioiello dell’architettura juvarriana.
1°GIORNO: ROMA o altra sede > LAGO MAGGIORE km.680 2°GIORNO: LAGO MAGGIORE & ORTA SAN GIULIO “uno dei borghi più belli d’Italia” km.60 3°GIORNO: LAGO MAGGIORE - TORINO “Museo Egizio” & PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI km.150 4°GIORNO: SACRA DI SAN MICHELE & VENARIA REALE “la Reggia” km.100 5°GIORNO: LE LANGHE “Patrimoni Unesco, il Barolo ed il Barbaresco” km.200 6°GIORNO: TORINO > ROMA o altra sede km.680 |
N.B. Le visite previste potranno essere invertite tra i vari giorni in funzione degli orari di apertura dei siti e musei da visitare o per esigenze tecniche, ma il programma rimane invariato.
Quota individuale di partecipazione | € 1.600,00 |
Supplemento singola | € 300,00 |
Riduzione bambini fino a 12 anni in 3° letto | € 100,00 |
Supplemento partenza del 11/8 | € 50,00 |
Supplemento partenze da BN/AV/SA/NA/CE/FG/BA | € 50,00 |
Quota di iscrizione inclusa di assicurazione annullamento viaggio | € 80,00 |
La quota comprende
- Viaggio A/R in Autobus GT Lusso |
Non comprende: |
COSTO DI TUTTI GLI INGRESSI PREVISTI DURANTE IL TOUR: Tariffe incluse, in alcuni casi, di diritti di prenotazione e preacquisto obbligatori, e di sconti gruppi se previsti, € 70,00 N.B . - Le tariffe degli ingressi potrebbero subire variazioni |
LAGO MAGGIORE TORINO |
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DOCUMENTO RICHIESTO: CARTA D'IDENTITA' VALIDA |