Date di Viaggio
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Plus Guiness
- hotel 4 stelle
- degustazione di prodotti tipici
- cene in hotel a 4 portate oppure in ristoranti tipici
- visita della restaurata Cappella San Martial nel Palazzo dei Papi di Avignone
- tasse di soggiorno incluse
- viaggiare in modo esclusivo con massimo 30 persone
Perchè questo Viaggio
- per gustare l’arte di vivere nel sud della Francia
- per scoprire autentici gioielli come Albi, Carcassonne, Orange
- per restare affascinati da Montpellier
Albi, città episcopale, Patrimonio Unesco
Lungo le rive del fiume Tarn, nella regione dei Midi-Pirenei, si trova Albi, una città con un’atmosfera e colori unici: rosa tenue al mattino, arancio acceso al pomeriggio e rosso scuro la sera. Originariamente abitata dai Celti ed in seguito dai romani che le diedero il nome di Albigia, fu qui che nel medioevo si sviluppò il gruppo eretico dei catari, che presero dalla città il luogo di Albigesi. Nello stesso periodo furono inoltre costruiti il Ponte Vecchio, che è ancora oggi praticato ed utilizzabile dopo più di 1000 anni dalla sua costruzione, e la Basilica di Santa Cecilia, il più grande edificio in mattoni del mondo. La basilica è particolare per il forte contrasto tra l’austerità dell’esterno, in mattoni rosa, e le ricche decorazioni dell’interno, dove si possono apprezzare affreschi, dipinti ed un organo del diciottesimo secolo. Grazie alla basilica e al suo centro scrittorio, la città ebbe un periodo di forte sviluppo: il Ponte Vecchio venne fortificato con un ponte levatoio, la città venne divisa in quartieri circondati da mura e nei suoi sobborghi sorsero mulini e fattorie. Si sviluppò inoltre la coltivazione del guado, una pianta dalla quale si poteva estrarre un pigmento azzurro: la produzione di coloranti divenne ben presto una delle attività più floride della città nel periodo rinascimentale, come testimoniato dai grandi palazzi realizzati dai mercanti, ancora oggi visibili e visitabili. Gli stessi mattoni utilizzati nella costruzione della basilica, i tipici mattoni rosa di Albi, furono utilizzati per il centro storico, che nel 2010 è stato inserito nella lista dei luoghi considerati patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Esso è infatti uno dei meglio conservati della Langue d’oc, realizzato nello stile tipico della regione. Degno di nota è anche il Palais de la Berbie, l’ex palazzo arcivescovile costruito nel medioevo come una fortezza. In epoca rinascimentale all’edificio furono aggiunti dei giardini, che ancora oggi costituiscono una delle principali attrazioni turistiche del centro abitato. Una parte importante della storia della città è costituita dai cosiddetti Mulini di Albi, un complesso commerciale sorto tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo. A discapito del nome, non producevano soltanto farina ma anche prodotti finiti, come ad esempio cappelli, la cui produzione costituì nell’ottocento un’attività molto florida per la cittadina. Albi diede inoltre i natali all’artista francese Henri de Toulouse-Lautrec, al quale è dedicato il Musèe Toulouse-Lautrec, che contiene la più grande collezione al mondo dedicata all’artista, con oltre mille pezzi tra disegni e dipinti. Uno dei periodi migliori per visitare Albi è anche quello invernale: a ridosso delle festività, infatti, la città si anima di mille colori e decorazioni, ed è possibile visitare i tipici mercatini natalizi e gustare le specialità tipiche della zona.
Carcassonne, un gioiello medievale tra leggenda e realtà, Patrimonio Unesco, è la più grande città fortificata d’Europa. Le sue mura merlate e l’imponente castello sono un richiamo allettante per gli amanti della storia e della cultura. Il massiccio castello ornato da torri, unito alle fortificazioni murarie, potrebbe trarre in inganno persino l'osservatore più esperto. Le architetture di Carcassonne inducono a credere che uno strano paradosso temporale ci abbia catapultato nel Medioevo. In effetti a Carcassonne si perde la cognizione del tempo. La località francese si trova sulla riva destra del fiume Aude, con le cime innevate dei Pirenei sullo sfondo. Il fascino antico di Carcassonne resiste ai secoli e non smette di ammaliare i visitatori che varcano le sue mura. Per la sua magia medievale, il borgo francese è stato scelto come set per il film Robin Hood - Il principe del ladri con Kevin Costner e Morgan Freeman. Ad essere annoverati tra i luoghi culturali da tutelare sono la Cité medievale e il Canal du Midi (XVII secolo), grande opera di Pierre-Paul Riquet, realizzato durante il regno del Re Sole Luigi XIV per collegare il Mediterraneo all’Atlantico. Nei secoli Carcassonne ha subito la dominazione di Romani, Visigoti, Saraceni e Crociati. Fondata nel periodo gallo-romano, nel XII secolo conobbe il periodo di massimo splendore. A quest'epoca risalgono il castello e la cattedrale, voluti dalla famiglia Trencavel che esercitava il suo dominio sul borgo. Lo stesso periodo venne segnato da una convivenza pacifica tra ebrei, cristiani e catari, che subì una brusca interruzione durante la crociata contro gli Albigesi, quando la città fu assediata e poi conquistata da Simon de Montfort, segnando così la fine dei Trencavel. Nel corso del XIX secolo la città conobbe un periodo di fioritura culturale, legata in gran parte al commercio del vino. Proprio in questo periodo la cittadella medievale venne fedelmente restaurata ad opera dell'architetto Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc. La storia di Carcassonne è segnata da molti racconti popolari, tra cui la leggenda di Dama Carcas, ricordata con un busto all'ingresso della Cité. Si tratta di una principessa saracena che, rimasta vedova, prese il controllo dell'esercito e con uno stratagemma liberò la città dall'assedio di Carlo Magno. Dopo anni di estenuanti battaglie che avevano decimato l'esercito saraceno, per dimostrare che le provviste erano ancora abbondanti, Dama Carcas fece ingurgitare a un maiale l'ultimo sacco di grano. Gettò poi il povero animale dalla torre e spinse i soldati a credere che il popolo avesse viveri a sufficienza, così Carlo Magno e i suoi uomini batterono in ritirata. La donna esultò in modo così rumoroso da far suonare tutte le trombe della città. La leggenda narra che i soldati di Carlo Magno, voltandosi, esclamassero "Carcas sonne", da cui deriverebbe il nome della città, appunto Carcassonne. Da vedere nel borgo antico l'imponente Castello Comtal con le sue mura e torri e la Basilica di San Nazario (XI-XII secolo), una curiosa commistione di stile romanico e gotico con magnifiche vetrate e rosoni. Al di sotto della cittadella si trova la Bastide St. Louis, la parte moderna con la cattedrale Saint-Michel e la chiesa Saint-Vincent: da quest'ultima, attraverso una salita di oltre 200 gradini è possibile raggiungere la cima del campanile per ammirare un panorama mozzafiato. Il Ponte Vieux, o Ponte Vecchio, collega la parte antica a quella moderna. Meravigliosi i tramonti e le vedute cittadine dal ponte.
Orange
Tra i siti Unesco meno conosciuti in assoluto c’è quello di una piccola cittadina francese della Vaucluse di nome Orange. Questa piccola città a 21 km da Avignone è diventata parte della lista dei Patrimoni dell’Umanità nel 1981 grazie a due reperti romani di grandissimo valore: il Teatro romano e l’Arco Trionfale. Il Teatro di Orange è uno dei meglio conservati al mondo, costruito tra il primo secolo a.C. e il primo secolo d.C. e ad oggi rimane conservata tutta la scena e il muro retrostante alto ben 37 metri e lungo 103. Le tribune hanno 37 file di gradini nella classica disposizione a semicerchio e potevano ospitare fino a 10000 persone. Caduto in abbandono dopo il declino dell’Impero Romano, spogliato e danneggiato dalle invasioni barbariche e nei secoli successivi, in seguito venne lentamente restaurato a metà del XIX secolo e usato per spettacoli di musica classica, ma anche opere, e sinfonie. L’Arco di Trionfo, invece, fu costruito tra il 10 e il 25 d.C. dall’imperatore Augusto per onorare le vittorie dei soldati della II legione gallica. Di stile prettamente romanico, è composto da tre fornici con doppio attico e corpo centrale sporgente, il tutto decorato riccamente con trofei, armi e scene di battaglia in memoria dell’inizio della Pax Romana, un lungo periodo di pace imposto dall’imperatore Augusto in cui vennero risolti i conflitti e le dispute interni e che durò fino al 180 d.C.
Montpellier, soleggiata, meravigliosa e incantevole, è semplicemente una delle città più affascinanti della Francia! È facile innamorarsi del centro storico chiamato Écusson e del labirinto di antichi vicoli e stradine, intriso di palazzi eleganti, negozi alla moda e ristoranti. Questa città nel sud della Francia è un’autentica città universitaria con musica dal vivo quasi ad ogni angolo e cortili gremiti fino a tarda notte. Solo il tram ha accesso al centro della città; il centro storico di Montpellier è completamente privo di auto, in modo che i visitatori possano passeggiare tranquillamente. Il cuore vivace della città è Place de la Comédie, una grande piazza che trasuda fascino del XIX secolo con una fontana monumentale di fronte all’opera. Ma i locali migliori per un drink si trovano nel suggestivo labirinto di antiche strade e piazze a Écusson. Imbattersi in sorprese fantastiche, come la Rue de l’Ancien Courrier, una strada secolare lastricata in marmo bianco, l’incantevole Place de Saint-Roch, una piazza con vivaci cortili disposti intorno a una chiesa neo-gotica (una famosa sosta sulla strada per Santiago de Compostela). Questo quartiere è ricco di tapas, bar mediterranei ed enoteche alla moda. Un’altra grande scoperta è Place Saint-Ravy, una piccola piazza con graziosi cortili e una fontana antica. Un po’ più a nord si trova la grande Place Jean-Jaures, il cuore pulsante della vita studentesca. Montpellier ospita 70.000 studenti e la metà dei residenti della città è sotto i 35 anni. Per anni i giovani festaioli si sono riuniti in questa piazza, senza rendersi conto che una cripta dimenticata si trovava proprio sotto i loro piedi: Notre-Dame-des-Tables. Oggi la sezione sotterranea ospita il Musée de l’Histoire. A differenza di molte altre città del sud della Francia, Montpellier non ha un passato gallo-romano. La città fu fondata solo nel Medioevo. Nel XII secolo Montpellier era la seconda città più importante in Francia, sia in termini economici che culturali. Fondata nel XIII secolo, l’Università ha contribuito notevolmente allo sviluppo della città: Montpellier vanta ancora una facoltà di medicina di fama internazionale e il più antico giardino botanico della Francia. I secoli XVII e XVIII sono stati i momenti di maggiore splendore per Montpellier, quando ricchi mercanti costruirono i lussuosissimi "hôtel particulier". I timpani di questi palazzi sono impressionanti di per sé, ma dietro le facciate è possibile trovare cortili ancora più spettacolari, con scale a chiocciola e ringhiere riccamente decorate. Ma uno degli esempi più graziosi è aperto al pubblico: Hôtel de Varennes. Questo edificio ospita due musei. La facciata del Musée du Vieux Montpellier, risalente al XVIII secolo, nasconde interni molto più antichi con arcate gotiche. Potremo trovare altri palazzi meravigliosi intorno a Place de la Canourgue, una piazza risalente al XVII secolo con una fontana in marmo e una vista sulla cattedrale. Qualche strada più avanti, il proprietario di una casa ha scoperto uno dei più antichi bagni rituali ebraici in Europa. Cercando la fonte di una perdita, il proprietario si imbatté in un "mikveh" del XIII secolo, una vasca in pietra utilizzata nei rituali ebraici di purificazione.
1°GIORNO: BARI - PESCARA - NAPOLI - ROMA o altra sede - GENOVA 2°GIORNO: GENOVA - AIX-EN-PROVENCE”il fascino provenzale” - NIMES “la Roma francese” km.520 3°GIORNO: LA CAMARGUE - ARLES & SAINTES MARIES DE LA MER “paesaggio selvaggio” km.150 4°GIORNO: NIMES - ALBI “città episcopale, Patrimonio Unesco” - TOLOSA km.330 5°GIORNO: TOLOSA “la città rosa” - CARCASSONNE “la più grande città fortificata d’Europa” km.100 6°GIORNO: CARCASSONNE - MONTPELLIER “soleggiata e meravigliosa ”- ORANGE “il Teatro Romano e l’Arco Trionfale, Patrimoni Unesco”- AVIGNONE km.290 7°GIORNO: LA PROVENZA“l’arte di vivere” - AVIGNONE - PONT DU GARD - NIMES km.100 8°GIORNO: AVIGNONE - CANNES - ISOLE LERINS - GENOVA km.470 9°GIORNO: GENOVA - ROMA - NAPOLI - PESCARA - BARI o altra sede |
N.B. Le visite previste potranno essere invertite tra i vari giorni in funzione degli orari di apertura dei musei o per esigenze tecniche, ma il programma rimane invariato.
Quota individuale di partecipazione | € 2.100,00 |
Supplemento singola | € 600,00 |
Riduzione bambini fino a 12 anni in 3°letto (no tripla adulti) | € 150,00 |
Supplemento partenza del 21/7 | € 100,00 |
Riduzione partenza da Genova (durata del viaggio 7 giorni) | € 200,00 |
Supplemento partenze da BN/AV/SA/NA/CE/FG/TA/BA | € 50,00 |
Quota di iscrizione inclusa di assicurazione annullamento viaggio | € 100,00 |
La quota comprende
- Viaggio A/R in Autobus GT Lusso |
Non comprende: |
COSTI INDICATIVI INGRESSI: Camargue: Battello € 15,00 Albi: Museo Toulouse-Lautrec € 10,00 Carcassonne: Castello Comtal € 9,50 Avignone: Nimes: Anfifeatro € 10,00 Orange: Teatro Romano € 11,50 Isole Lerins: Battello € 15,00 N.B. Le tariffe degli ingressi potrebbero subire variazioni |
GENOVA NIMES TOLOSA CARCASSONNE AVIGNONE |
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DOCUMENTO RICHIESTO: CARTA D'IDENTITA' VALIDA |
Paese | Capitale | Lingua | Fuso orario | Moneta | Documenti ingresso | Shengen | |||
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Francia | Parigi | francese | 0 | euro | C. I./Passaporto | si | più info |